Gente di mare: l’IMO convoca il gruppo di lavoro contro la pirateria nel Golfo di Guinea

Da tempo lo shipping, servizio essenziale per gli approvvigionamenti globali e per i collegamenti di milioni di persone, ha due gravi emergenze che per loro natura,  non possono essere risolti internamente al settore, ma richiedono l’intervento concertato degli Stati e delle loro istituzioni. Uno è il blocco del cambio equipaggi causato dalla pandemia Covid-19, l’altro è la violenta escalation della pirateria e delle rapine ai danni della gente di mare, in particolare nel Golfo di Guinea.

Su quest’ultima questione, il rapporto annuale dell’International Maritime Bureau (IMB) sulla base delle segnalazioni pervenute al Piracy Reporting Center (PRC), ha descritto un 2020 a dir poco allarmante, le cui dinamiche indisturbatamente si sono purtroppo  traghettate nel 2021.

Nuovi e drammatici accadimenti hanno segnato il gennaio del nuovo anno,  il peggiore dei quali accorso alla portacontainer turca M/N Mozart, attaccata dai pirati il giorno 23, a 160 km dall’isola di Sao Tomè. Nonostante l’equipaggio fosse riuscito a rifugiarsi nella cittadella della nave (spazio sicuro a bordo della nave appositamente installato a protezione dell’equipaggio sotto attacco della pirateria), i pirati aprendo il fuoco sono riusciti a violarla, uccidendo un marittimo azero e rapendo 15 marittimi turchi, trasferiti  in Nigeria in condizioni di prigionia, e liberati dopo 3 settimane dietro riscatto. Leggi qui la notizia dettagliata.

Pochi giorni prima un’altra nave portacontainer, la Elsa 3 della MSC, era riuscita a scampare l’attacco dei pirati nigeriani sparando un colpo di avvertimento; mentre il 6 febbraio avveniva il  9° incidente dall’inizio dell’anno, procurato dai pirati del Golfo di Guinea: la nave chimichiera Sea Phantom di bandiera Isole Marshall, gestita da una società greca, è stata abbordata a 115 Miglia Nautiche dalle coste del Camerun da almeno 8 pirati,  messi in fuga dall’intervento di un elicottero della fregata Wele Nzas della Guinea Equatoriale, che aveva intercettato contemporaneamente alla motovedetta camerunese Dipikar l’appello dell’equipaggio, che subito dopo era riuscito a rifugiarsi nella cittadella della nave.

Il Consiglio Europeo approva un CPM pilota nel Golfo di Guinea

Finalmente il 25 gennaio scorso, il Consiglio Europeo è approdato all’approvazione del progetto pilota di presenza marittima coordinata  (CMP) nelle acque del Golfo di Guinea, per la sicurezza marittima in cooperazione e partenariato internazionale, nell’ambito della Yaoundé Architecture, sottoscritta nel 2013 per affrontare la criminalità marittima da ECOWAS Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale, ECCAS Comunità Economica dell’Africa Centrale  e GGC Commissione del Golfo di Guinea. L’efficacia del progetto sarà verificata dal Consiglio a gennaio 2022.

La decisione dell’IMO

Recentemente l’IMO, International Maritime Organization, agenzia specializzata delle Nazioni Unite autorità globale di definizione degli standard per la sicurezza, la protezione e le prestazioni ambientali delle spedizioni internazionali, come indicato nella Circolare indirizzata a Stati membri, agenzie specializzate, organizzazioni intergovernative  e non governative, il prossimo maggio,  durante la sessione del Maritime Safety Committee, MSC 103, convocherà il gruppo di lavoro sulla sicurezza marittima nel Golfo di Guinea

Clicca qui per scaricare l’informativa IMO, contenente i link della circolare e delle linee guida sulla pirateria, adottati dall’IMO per la sicurezza marittima.

Anche il B20 dovrebbe contribuire a risolvere il problema

Quest’anno nell’ambito del G20 presieduto dall’Italia, il Business Twenty B20 il summit delle imprese e delle associazioni, vedrà per la prima volta l’ingresso ufficiale dello shipping, rappresentato da Confitarma, la confederazione degli armatori italiani aderente  Confindustria e ICSInternational Chamber of Shipping. La sicurezza nel Golfo di Guinea è una questione che ha effetti globali che il consesso non potrà ignorare, coinvolgendo  su carichi, navi e marittimi.  

Il 1° dicembre 2020 L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione che chiede a tutti i paesi del mondo  di designare i marittimi quali lavoratori chiave e attuare i protocolli per il cambio equipaggi riconosciuti dall’IMO  e il Segretario generale dell’IMO, Kitack Lim, di rimbalzo ha sollecitato la vaccinazione prioritaria per tutti i marittimi.

La gente di mare non può rischiare oltre quanto già il loro duro lavoro comporta, o peggio perdere la vita. Gli Stati hanno il dovere etico e morale, prima ancora che economico, di assicurare salute e sicurezza delle persone imbarcate, e la pirateria nel Golfo di Guinea va debellata adesso, prima che la situazione, alla luce di nuove armi, più potenti mezzi e infiltrazioni di ogni tipo, degeneri ulteriormente, causando nuove morti.

                                                                                                   Giovanna Visco

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