Potenziate efficienza e sicurezza per la movimentazione acciaio a Monfalcone

La nuova ed innovativa gru da banchina di portata 150 ton, dotata di un potente sistema magnetico di sollevamento, ha consentito lo sbarco di 22.000 ton di bramme (semilavorati in acciaio a sezione rettangolare) senza imbraghi, con aumento della velocità delle operazioni e soprattutto della sicurezza dei lavoratori portuali. (vedi ShipMag)

Il traffico di bramme è destinato ai 4 laminatoi situati nell’area industriale di San Giorgio Nogaro, collegata al porto di Monfalcone soprattutto dalla logistica ferroviaria operata da Inter-Rail e Mercitalia oppure via mare/chiatta con collegamenti  operati dai Fratelli Cosulich e da FriulTrans, che consentono una alta sostenibilità ai servizi portuali rinfuse.

Sulle banchine del porto, gestite dalla CPM Compagnia Portuale di Monfalcone, i traffici più consistenti riguardano soprattutto acciaio, cellulosa, prodotti forestali e cargo project. Nel 2019 hanno movimentato complessivamente 4.000.000 di tonnellate di merci, anno nel quale il porto ha avuto una svolta epocale divenendo ufficialmente parte integrante della Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale, che lo ha rilevato dalla Regione FVG. A breve l’AdSP perfezionerà il percorso di acquisizione del porto con l’inclusione anche della Azienda Speciale per il Porto di Monfalcone, emanazione della CCIAA della Venezia Giulia, proiettando l’infrastruttura nei progetti internazionali della governance portuale diretta da Zeno D’agostino e Mario Sommariva. 

Anche lo scorso giugno la CPM ha fatto parlare di sé, eseguendo le operazioni di imbarco di un enorme project cargo, una torre di 115 tonnellate destinata ad una raffineria situata nei Paesi Bassi.

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Foto di copertina di AdriaPorts

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