Nasce da una fusione il nuovo porto belga Antwerp-Bruges

Il 1° gennaio 2018 nella portualità nordeuropea si inaugurò una iniziativa apripista importante ed innovativa, la nascita del porto North Sea Port, creato dalla fusione transfrontaliera dei porti olandesi di Vissingen e Terneuzen,  nella provincia di Zelanda, e di quello belga di Gand, dando vita ad un hub portuale-logistico di 9.100 ettari. Un esempio che è servito al Belgio a superare ogni resistenza, spronando le due città di Antwerp e Bruges a realizzare un progetto  accarezzato da tempo: la fusione dei loro due porti di Antwerp e Zeebrugge.

Le due città hanno pianificato l’iniziativa nel corso del 2019 che, a causa dei rallentamenti procurati dalla pandemia Covid-19, dovrebbe entrare in funzione entro questo anno, dopo la sua approvazione da parte della Autorità belga per la concorrenza, il cui iter è già iniziato. Intanto, il Ceo del porto di Anversa, Jacques Vandermeiren, è stato nominato Ceo di Antwerp-Bruges, che a breve vedrà il suo neo consiglio di amministrazione.

Questo super porto belga, la cui capacità annua supererà 278 milioni di tonnellate, di cui 157 milioni di merce containerizzata, sarà, dunque, uno dei più grandi porti rinfuse e RoRo d’Europa, ma con ottime prestazioni anche nel traffico container: nel 2020 i due porti belgi insieme hanno movimentato complessivamente 13,8 milioni di teu (di cui 12 milioni  Antwerp), mentre la vicina Rotterdam, nel 2019, ne ha movimentati 14,8: un milione di teu di differenza che potrebbe essere stato livellato dalla pandemia, da verificare non appena saranno resi pubblici i dati dell’hub olandese.

Le due realtà portuali saranno interconnesse potenziando  e sviluppando il raggruppamento del trasporto su rotaia, l’ottimizzazione del traffico nell’estuario ed il collegamento dei gasdotti, che valorizzeranno ulteriormente gli investimenti strategici per la nuova chiusa marittima a Zeebrugge e per l’ampliamento della capacità container di Anversa.

Antwerp-Bruges Port, come rende noto un comunicato congiunto  delle due città, “diventerà il più importante per container, uno dei più grandi porti per rinfuse e il più grande porto per traffico veicoli in Europa”, scelta strategica questa, se si considera che il Green Deal europeo incoraggia una  forte espansione delle auto alimentate con energia alternativa a quella fossile. Nel settore dell’energia di transizione per eccellenza, il gas, Antwerp-Bruges Port  “rappresenterà il 15% del gas naturale liquido (GNL) transitato in Europa e rimarrà il più importante hub chimico europeo. Infine, sarà il più grande porto per navi da crociera del Benelux”, rilanciando nella sua programmazione anche questa tipologia di traffico passeggeri, allo stato attuale profondamente colpita dalla pandemia, ma estremamente importante per l’economia dei porti e del turismo.

La fusione, che porterà nuovi sviluppi nei traffici nordeuropei sempre più puntati a servire la produzione industriale, il settore big data e quello energetico, prevede nel suo piano di sviluppo congiunto quattro priorità strategiche: la crescita sostenibile, la resilienza, la leadership nella transizione digitale ed in quella energetica, in cui il porto di Antwerp-Bruges intende posizionarsi come hub per l’idrogeno verde e svolgere un ruolo pioneristico nella sua economia, a vantaggio dei territori delle Fiandre e del Benelux. Campo nel quale anche i Paesi Bassi confinanti si stanno cimentando, ed hanno firmato recentemente una importante intesa  di produzione e trasporto di idrogeno verde con il Portogallo, che coinvolge i porti di Sines e Rotterdam.

La visione strategica dei porti delle due città è chiara. Come ha dichiarato Annick De Ridder, Assessore al porto e Presidente del cda dell’Autorità Portuale di Anversa “Unendo le nostre forze (Antwerp e Zeebrugge)  siamo sulla buona strada per diventare il porto globale dell’Europa”,  sottolineando che i due porti  “sono in larga parte complementari e lavorare insieme ci renderà più resilienti alle sfide esterne”: Antwerp sulla foce dello Schelda è specializzato soprattutto in traffico container e prodotti sfusi e chimici, mentre  Zeebrugge in RoRo specialmente di auto, ed è all’avanguardia nel gas naturale liquido.

Anche il Sindaco di Bruges e presidente dell’autorità portuale di Zeebrugge, Dirk De fauw, ha sottolineato che unendosi faranno di più e meglio “nell’interesse e in considerazione delle nostre operazioni portuali condivise, della nostra città e della nostra regione”, rafforzando congiuntamente la posizione economica e internazionale  e creando “valore aggiunto per la società in generale”.

                                                                                                                 Giovanna Visco

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