La pandemia ha accelerato l’espansione dell’e-commerce in tutta Europa, e da uno studio Kantar la quota delle persone da inizio pandemia che effettuano più della metà dei propri acquisti on line è passata dal 25 all’80% nei principali mercati europei di e-commerce, quali Francia, Germania e Gran Bretagna.
Le prospettive di crescita del settore sono incoraggianti e trova molte conferme la prospettiva che anche a pandemia superata, i consumatori non abbandoneranno le nuove modalità di acquisto digitale. Questo significa un forte incremento della domanda di spazi logistici tecnologicamente avanzati per la manipolazione e la movimentazione delle merci destinate all’e-commerce e al commercio ibrido, ben collegati ai sistemi di trasporto intermodale e alle aree urbane. Se poi l’implementazione di queste attività trova spazio nelle aree Zes e in quelle franche, si ottiene il risultato di trasformare il transito delle merci in attività strutturate ad alto valore aggiunto e in creazione di nuova occupazione. Ma tutto questo richiede visione di sistema e politiche condivise che governino e non subiscano i flussi commerciali, trasformandoli in ricchezza per i territori.
Questo lo ha ben capito la Francia, che sta realizzando un grande progetto, il più grande a livello europeo, dedicato interamente all’e-commerce e alle sue declinazioni, la e-Valley. La piattaforma spazia su 320 ettari di terreno, su cui al momento sono previsti 8 magazzini complessivamente di 550.000 mq, 85.000 mq di aree servizi e 300.000 mq di riserva, il tutto ottenuto dalla riconversione dell’ex base aerea militare 103, situata a cavallo tra i comuni di Cambrai ed Epinoy, a solo un’ora di autostrada da Parigi e Bruxelles e nel raggio di 400 km da Amsterdam, Francoforte e Londra.
La base militare aperta nel 1952 era stata dismessa nel 2012, ma ci sono voluti 5 anni per superare questioni amministrative e ambientali. Il processo di riconversione è iniziato nel 2015 con la vendita per 1 euro del terreno, situato a cavallo dei dipartimenti Nord e Pas-de-Calais, alle due autorità comunali, che per prima cosa hanno dovuto affrontare l’iter di reintegrazione e di agibilità dei terreni, essendo in precedenza spazi amministrativamente inesistenti in quanto zone militari. Il costo di questa operazione ha richiesto un investimento pubblico di 10 milioni di euro. Successivamente sono seguiti i lavori di bonifica e poi le procedure burocratiche per ottenere le autorizzazioni di apertura dei cantieri.
Il promotore del progetto è l’investitore immobiliarista parigino BT Immo Group, che ha posto la prima pietra circa un anno fa e consegnerà i primi 2 edifici a gennaio e a marzo 2021, con lieve slittamento della tabella di marcia per rallentamenti dovuti alla pandemia e a un forte vento che ha soffiato per diverse settimane sull’Alta Francia. Tra i primi occupanti degli spazi a breve operativi, ci sono già importanti imprese, tra cui le francesi C-Log e Bils Deroo Group, entrambi specializzate in logistica, trasporto ed e-commerce, l’azienda francese di logistica e trasporti Dupas Lebeda, il gruppo francese di abbigliamento su licenza Sun City e quello statunitense Haddad Brands Europe.
E-Valley sarà collegata alla rete ferroviaria e autostradale, mentre è in costruzione il nuovo canale fluviale Senna-Nord Europa di 107 km, che quando sarà terminato nel 2030, collegherà la Senna settentrionale alla rete di navigazione interna che si estende ai paesi del Danubio.
La e-Valley nel progetto dei suoi finanziatori ha l’obiettivo di diventare il primo smart hub europeo della logistica delle merci, con incubatori per nuove aziende e aree dedicate all’intelligenza artificiale e alla elaborazione di enormi masse di dati. Infine, su iniziativa di Survey Copter, specializzata nello studio e realizzazione di sistemi telecomandati e sussidiaria del Gruppo Airbus, e-Valley sarà luogo di sperimentazione di droni nella logistica.
Giovanna Visco