Il primato italiano: quello delle morti sul lavoro

Quante morti ancora dobbiamo sopportare?

Quanti lavoratori ancora che non faranno mai più ritorno a casa?

In Italia produttività e costo del lavoro passano per la morte dei lavoratori, punta di un iceberg fatto di sfruttamento, ricatto, ritorsione, precarietà.

Il lavoro in Italia non è considerato un valore né dalla maggioranza della classe imprenditrice, né dalle istituzioni né dalla politica, ma solo un mezzo per fare soldi con i corpi e i cervelli degli altri.

Un paese che lascia morire così i lavoratori, circa 3 decessi al giorno, non è un paese civile, non è un paese che può lasciare eredita’ culturali e sociali a cui ispirarsi.

È solo una indegnità insopportabile.

Leggi qui la notizia dell’ennesima morte:

https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2022/05/24/news/muore_addetto_al_porto_di_venezia_presidio_di_protesta_dalle_6_30_di_questa_mattina-2131527/

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