Grave lutto per la portualità italiana, Francesco Nerli non è più. Che la terra gli sia lieve

Purtroppo è venuto a mancare Francesco Nerli, un uomo che ha dato un contributo enorme e insostituibile alla trasformazione della portualità italiana in un sistema moderno e avanzato, non solo sotto il profilo economico, ma anche sociale. 

Se oggi i porti italiani, seppur con tante inevitabili contraddizioni, rappresentano una comunità avanzata, in grado di trasmettere e spesso anticipare valori di solidarietà e di civiltà nel paese, una parte di merito è di Francesco Nerli.

Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di incontrarlo tante volte, e la mia prima intervista con cui ho inaugurato il mio percorso di giornalista, me l’ha rilasciata proprio lui, Francesco Nerli, in qualità di Presidente del Porto di Napoli.

La sua perdita lascia un vuoto umano e storico, di memoria e di politica portuale di decenni.

Lo ricorderò sempre con molto affetto e con molta stima, lo ricorderò avvolto nella nube di fumo del toscano che immancabilmente spuntava da un angolo della sua bocca.

Serberò caramente il suo esempio di grande disponibilità che ha sempre mostrato verso tutti; la sua instancabile passione a discutere, parlare, spiegare, capire, approfondire; il suo alto senso di democrazia e di responsabilità. Ricorderò la sua gentilezza mai formale, e le sue espressioni che non hanno mai reciso il forte legame con le sue origini senesi.

Francesco è stato un vero e raro politico, un uomo di grande sensibilità ed empatia.

Che la terra gli sia lieve.

Qui un ricordo di lui di Franco Mariani, suo grande amico e compagno di viaggio.

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